La levità dei gesti di una ballerina di danza classica incantano il gruppo delle bambine di una scuola di ballo, pronte con le loro scarpine a cimentarsi in faticosi esercizi: ma il sogno esiste e potrebbe diventare realtà. (Maria Antonietta Spadaro)

Due verità si confrontano nello scatto che vede da un lato i manichini nelle vetrine essere veri nella loro nudità, mentre dall’altro la presenza umana che si staglia in primo piano, con il volto coperto da una maschera, nel rendersi estraneo a ogni identificazione mistifica ogni verità. (Rita Cedrini)

La composizione modulata su ribaltamenti di forme geometriche semplici, prospettive e triangolazioni di sguardi, conferisce tensione emotiva alla scena, regolata da una luce radente che consente di aprire lo sguardo su una narrazione in cui l'osservatore è protagonista "aggiunto" della storia. (Francesco Piazza)

“Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quïete io nel pensier mi fingo…” (Girolamo Cusimano)

La fotografia tematizza ironicamente il rapporto tra l’icona sacra della Santa che esprime una femminilità i cui canoni sono fissati da una tradizione secolare, affissa in un contesto popolare e degradato, e una ragazza d’oggi dallo sguardo allegro e vivace. L’inquadratura scelta dal fotografo esalta il contrasto giocoso degli sguardi. (Anna Fici)

Un sapiente documento visivo calato nella dimensione icastica del bianconero e reso nella sua coralità mobile: ora di viaggio, ora di ricerca, ben calate nel contesto delle realtà sociali, urbane ‘altre’, a confermare la propria dignità, il proprio umano valore. (Prof. Aldo Gerbino)

La parete finestrata, giocata come un paravento d’ombra, dilata l’immagine di un interno nel quale la luce ha il suo ruolo di protagonista rifrangendosi nel bianco della statua apollinea che sembra concentrare in sè la prospettiva generale dell’immagine. (Prof. Piero Longo)

Tema "IL BACIO" - Con "Omaggio a Klimt" il realismo sognante si rende partecipe sia delle emozioni sia della dimensione temporale che non contrasta con la sensualità provocatoria e ‘giovanile’ dell’opera del maestro austriaco cui è dedicata la foto. Anche la vocazione all’armonia degli interni ricostruisce, con sapienza, il legame tra le varie parti della narrazione resa non edulcorata dalla retorica. (prof. Aldo Gerbino)

Il discorso sul cibo di strada, che utilizza gli elementi tipici della cucina siciliana e palermitana, nella specificità si fa particolarmente “appetibile” in queste immagini nelle quali anche la coreografia del fumo rende viva la sequenza. (prof. Piero Longo)

La sequenza merita soprattutto per l’aspetto tecnico formale che mette in evidenza la consistenza della materia in un fluido discorso visivo che sa coinvolgere. (prof. Piero Longo)

Un formidabile bianco/nero caratterizza la sequenza dedicata al ciclo del formaggio nella quale il volto e soprattutto le mani del formaggiaio raccontano la fatica ed il lavoro artigianale della cultura contadina tradizionale che, antropologicamente, tende a scomparire nella civiltà contemporanea. (prof. Piero Longo)

Un formidabile bianco/nero caratterizza la sequenza dedicata al ciclo del formaggio nella quale il volto e soprattutto le mani del formaggiaio raccontano la fatica ed il lavoro artigianale della cultura contadina tradizionale che, antropologicamente, tende a scomparire nella civiltà contemporanea. (prof. Piero Longo)

Tema "RADICI" - La forza evocativa, contenuta nelle “Radici del sapere sottomesse alla forza della natura” di Maurizio Campanella, ripropone l’efficacia di saper catturare, nell’essenziale taglio di luci e ombre, il contesto, e, soprattutto focalizzare l’oggetto carico, in questo caso, della sua pellicola documentaria e poetica. (prof. Aldo Gerbino)

Tema "LA MUSICA" - La centralità dei personaggi, immersi in un paesaggio multidirezionale, occupa l’orizzonte meccanico e naturale in cui l’attraversamento ci è consegnato da Francesca Cicala in modo sobrio e incisivo, senza superflui ornamenti e privilegiando l’efficacia del messaggio. (prof. Aldo Gerbino)

Tema "IL VIAGGIO" - Lo scollamento temporo-spaziale ed il bagno onirico in cui versa l’immagine di Doria, segnano, con vigore, il percorso intellettuale del viaggio, al di là e dentro la metafora, in una sorta di imprimitura visibile e felicemente palpabile. (prof. ALdo Gerbino)

Tema "GUARDANDO PER TERRA" - Prospettive incentra la sua attenzione sul rapporto modulare del bianco e del nero: il primo rappresentato da una fuga di colonne circolari, che danno una idea straordinaria di rotazione, il secondo da una scacchiera, sulla quale si decide il destino di un uomo di spalle che la calpesta allontanandosi; poi, cristallizzata sullo sfondo un’altra ringhiera che sembra quasi un susseguirsi di birilli, che donano un senso di eterno alla complessità della vicenda che si racconta. (prof. Aurelio Pes)

Tema "MEMORIA" - Che nostalgia / di un tempo che non ritorna! / Persone simili a carte, vite mischiate / e il presente non può che confondersi / con il passato… (prof. Maria Scaglione)

Tema "STRADE" - La strada come grosso punto di domanda ? Parte da un luogo indefinito, si snoda in uno spazio tortuoso, giunge ad un bivio: obbligatoria è la scelta ! Sarà metafora della vita ? (prof. Maria Scaglione)

Tema "IL MARE: LA STORIA, LE STORIE" - “Capitano, mio capitano...: in un illusorio capovolgersi del cielo nel mare, le stelle sembrano voler indicare la rotta a chi, novello Ulisse, continua a cercare la verità oltre ogni limite”. (prof. Maria Scaglione)

Tema "RIFLESSI" - “Originalità e Tradizione: forme flessuose ed armoniche si sposano mirabilmente con un simbolo, l’ulivo, appena accennato, della quotidianità siciliana” (prof. Maria Scaglione)

Tema "LA DONNA, L'ALTRA METÁ DEL CIELO" - Dice il poeta: I tuoi occhi hanno la nebbia / degli antichi mattini. /Dolci occhi sonnolenti / gonfi di lontananze . (Garcia Lorca)